A Firenze, le eccellenze mondiali dell’endoscopia chirurgica e della chirurgia mini-invasiva
di Emilia Vaccaro
Quali sono le novità in ambito di endoscopia chirurgica e chirurgia mini-invasiva?
Di questo se ne è parlato a Firenze tra il 4 e il 6 giugno durante il congresso organizzato dall’Italian Society for Surgical Endoscopy (ISSE) con la partecipazione dell’Università degli studi di Firenze, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi e con il supporto della regione Toscana.
L’evento ha visto la partecipazione di esperti internazionali e di “discussants” italiani, si è svolto presso l’Auditorium al Duomo a Firenze.
Come ha dichiarato il dr. Riccardo Naspetti dello Scientific Commitee della ISSE ai microfoni di HealthyItalynet: “E’ la prima edizione che viene realizzata con questo format; la particolarità di questo congresso è stata la partecipazione come relatori di soli professionisti stranieri, mentre i discussants erano tutti italiani. Questa modalità è stata scelta per portare l’eccellenza dai vari Paesi come Giappone , Cuba, Israele, Russia, Germania, Olanda, USA ed altri.”
Il meeting è stato patrocinato anche dalle seguenti società scientifiche: Società italiana di chirurgia endoscopica (SICE), Società italiana di chirurgia colon rettale (SICCR) e dalla Società italiana patologia apparato digerente (SIPAD).
Il presidente del meeting il prof. Luca Bandettini, presidente della ISSE international board, ha commentato nei suoi saluti inseriti nel programma del congresso: “Questo evento ha visto la presentazione degli ultimi sviluppi nelle tecniche endoscopiche e nella chirurgia mini-invasiva, nuovi approcci che in molti casi rimpiazzeranno quelli tradizionali e che hanno benefici sul paziente riducendo il tempo di degenza e anche i costi sanitari”.
Il congresso si è aperto con l’ufficializzazione della collaborazione tra l’Università di Yaroslavl e l’Università di Firenze.
«L’Università di Firenze ha un programma di collaborazione non solo con il prof. Pavlov, rettore dell’Università di Yaroslavl, ma anche con l’università di Avana con il direttore della struttura di Chirurgia prof. J. Ruiz-Torres, che ha offerto la possibilità ai nostri specializzandi di andare presso le loro strutture e apprendere nuove tecniche”.
La seconda giornata si è aperta con la lettura del prof. J.P. Ruurda dell’Università di Utrecht in Olanda che ha mostrato la loro esperienza sull’esofagectomia assistita da robot con un’ampia casistica di 250 casi.
“ Il dr. Ruurda, ha proseguito il dr.Naspetti, si dedica solo alla robotica dell’apparato digerente superiore. Nel loro modus operandi hanno concentrato tutti i pazienti in un centro, mentre in Italia si fanno tutte le chirurgie insieme. In Toscana si sta cercando di regolamentarle facendo delle Unit per i tumori rari o complessi tipo dell’esofago o del pancreas o tumori GIST concentrando il lavoro nei tre principali ospedali toscani (Careggi di Firenze, Cisanello di Pisa e Le Scotte a Siena), da questo punto di vista con i migliori clinici. Ci sono diverse difficoltà, perchè oltre alla presenza di attrezzature specifiche, sono necessari chirurghi 24 ore al giorno”.
Sempre dall’Università Russa di Yaroslavl sono stati presentati dati sul supporto computerizzato alle lesioni gastriche superficiali.
“La conclusione nella valutazione di questo supporto, ha aggiunto il dr. Naspetti, è che l’occhio ha ancora la parte predominante; l’approfondimento si puo’ fare ma resta fondamentale l’esperienza del chirurgo. Non abbiamo ancora un computer che possa rilevare il pattern mucoso, o mettere in sospetto per un’eventuale presenza di displasia o addirittura di adenocarcinoma etc. A questo ci arriveremo con computer più potenti che devono dare le risposte in tempo reale”.
“Per via endoscopica si riesce ad approfondire, ha precisato il dr. Naspetti, finora si poteva vedere solo la mucosa. Adesso anche la sottomucosa e si lascia solo uno strato muscolare e la sierosa del viscere allargando in questo modo le possibilità endoscopiche.”
Durante il congresso c’è stato spazio anche per una sessione dedicata alle tecniche laparoscopiche di resezione epatica e pancreatica con l’utilizzo degli ultrasuoni torsionali, affidate alle relazioni di un grande esperto in materia il prof. M. Abu Hilal di Southampton.
Ricordiamo che l’equipe del prof. Abu Hilal ha pubblicato numerosi studi sulle tecniche laparoscopiche evidenziando negli ultimi lavori il concetto del risparmio del parenchima nelle resezioni epatiche per lesioni epatiche non periferiche. Nel suo ultimo lavoro pubblicato a marzo 2015 su Journal of American College Surgeons ha mostrato come queste tecniche sono sicure e non compromettono gli outcome perioperatori e oncologici in pazienti con metastasi epatiche e colon rettali.
La sessione bilo-pancreatica, che ha concluso la seconda giornata del congresso, ha visto un aggiornamento su nuovi dispositivi e tecniche di campionamento, ed interessanti relazioni sul trattamento endoscopico delle lesioni del dotto biliare e delle affezioni del pancreas.
La terza ed ultima giornata del congresso è stata dedicata al GI Inferiore con l’approccio endoscopico alla diagnosi ed chirurgia delle lesioni di questo tratto, alle indicazioni ed ai risultati mucosectomia e dissezione della sottomucosa, e sulla laparoscopia ad accesso singolo nel trattamento della proctolectomia restaurativa e resezione colorettale.
Emilia Vaccaro