Blocco nervoso periferico continuo, le ultime novità in una revisione della letteratura
Una recente revisione sistematica della letteratura ha riassunto le novità degli ultimi 5 anni sul blocco nervoso periferico continuo
Si tratta di nuovi siti di applicazione della tecnica ma anche di nuove indicazioni e sviluppi generati dall’affiancamento dell’ecografia e da nuove pompe sempre più precise. Questa review è stata pubblicata su Anesthesia & Analgesia.
Un blocco nervoso periferico continuo (CPNB) si instaura grazie a un catetere percutaneo la cui punta è inserita nei pressi di un nervo target; attraverso esso viene somministrato un anestetico locale che fornisce un blocco prolungato titolabile per ottenere l'effetto desiderato.
Il primo lavoro sul CPNB risale al 1946, da allora sono stati pubblicati molti dati. I principali sono stati riassunti in un articolo del 2011 pubblicato su Anesthesia & Analgesia.
Questo nuovo aggiornamento è una revisione basata sulle evidenze della letteratura sul CPNB pubblicata nel frattempo (dal 2011 ad oggi).
Tra le novità presentate in questa revisione dei dati ci sono nuovi siti di inserzione e nuove indicazioni.
I nuovi siti di inserzione includono i nervi del canale adduttore, inter-pettorale, il nervo del muscolo quadrato dei lombi, nervo palatino minore, il nervo ulnare e i nervi peroneale superficiale e profondo.
Tra le nuove indicazioni rientrano l’analgesia dopo trauma alle costole/ frattura del femore, la manipolazione per capsulite adesiva, e nel trattamento del dolore della parete addominale durante la gravidanza.
La preponderanza di evidenze pubblicate di recente suggerisce i benefici quasi esclusivamente a favore dell'inserimento del catetere con guida ecografica rispetto alla stimolazione elettrica, anche se ci sono pochi nuovi dati a disposizione per aiutare gli operatori per quanto riguarda le specifiche di inserimento del catetere ecoguidato (ad esempio, l'orientamento ottimale dell'ago nel nervo).
Alcune evidenze hanno suggerito che boli automatizzati e ripetuti potrebbero offrire benefici rispetto all'infusione basale, ma vi è una carenza di dati pubblicati in questi ultimi anni per supportare tutto ciò.
Invece, negli anni, è cresciuto il numero di pompe di infusione monouso che hanno una capacità simile a quelle elettroniche programmabili per regolare velocità basali, volume del bolo, e tempi di blocco rispetto ai loro omologhi.
Inoltre, c'è una promettente area di ricerca che nel prossimo futuro permetterà di controllare le pompe a distanza, via Internet.
Grandi e recenti studi prospettici documentano le relative e scarse complicanze principali generate dall'uso ambulatoriale della CPNB, anche se sono pochi gli studi randomizzati, controllati che dimostrino una riduzione effettiva della durata di ospedalizzazione.
Recenti evidenze suggeriscono che, rispetto all'infusione femorale, i cateteri del canale degli adduttori inducono meno debolezza del quadricipite femorale e migliorano la mobilizzazione/deambulazione, anche se l'analgesia relativa offerta da ciascuno rimane argomento di discussione.
I dati appena pubblicati dimostrano che incidenza e/o gravità del dolore post-chirurgico cronico persistente possono, a volte, essere ridotte con un CPNB postoperatorio a breve termine.
Sono state identificate poche nuove complicazioni collegate al CPNB, anche se studi prospettici, di grandi dimensioni, hanno fornito dati supplementari per quanto riguarda l'incidenza di eventi avversi.
Infine, sono in fase di sviluppo/ricerca una serie di nuovi analgesici con modalità alternative. Quattro tecniche sono in contrasto con il CPNB, tra cui iniezioni singole per blocchi nervosi periferici con adiuvanti più recenti, bupivacaina liposomiale utilizzata in infiltrazione delle ferite e in blocchi nervosi periferici, crioanalgesia con crioneurolisi, e stimolazione percutanea dei nervi periferici.
Emilia Vaccaro
Ilfeld BM. et al. Continuous Peripheral Nerve Blocks: An Update of the Published Evidence and Comparison with Novel, Alternative Analgesic Modalities. Anesth Analg. 2016 Oct 3.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27749354
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