Artroplastica dell’anca, migliore qualità della vita rispetto a protesi di ginocchio e caviglia

di Emilia Vaccaro

 

 

Artroplastica dell’anca, migliore qualità della vita rispetto a protesi di ginocchio e caviglia

I pazienti che sono stati sottoposti a protesi totale d'anca hanno una migliore qualità della vita rispetto a coloro che hanno subito un intervento di protesi totale del ginocchio o della caviglia. Questo è quanto mostrato da  uno studio presentato al 16th congresso dell’ European Federation of National Associations of Orthopaedics and Traumatology che si è svolta a Praga dal 27 al 29 maggio.

Per protesi all'anca si intende un intervento chirurgico ortopedico che prevede la sostituzione dell'articolazione di un'anca malata e che come tale produce dolore ed é limitata nei movimenti, con un impianto artificiale fatto di metallo, ceramica o plastica

"Generalmente si pensa che la protesi totale dell'anca porti a risultati migliori rispetto a quella del ginocchio o all’artroplastica totale della caviglia, ma non esistono studi comparativi che abbiano analizzato i punteggi funzionali, la qualità della vita, o l’attività sportiva", ha dichiarato il dr. Frédéric Dalat, del Centre Hospitalier Lyon-Sud a Pierre-Benite, Francia.

Il dr. Dalat e i suoi colleghi hanno analizzato una serie di 60 artroprotesi totali della caviglia eseguite dal 2006 al 2011. Ogni serie è stata abbinata per età operatoria media e follow-up medio, con una serie di 132 protesi totali d'anca e una serie di 60 protesi totali di ginocchio.

Per valutare i pazienti, i ricercatori hanno usato tre questionari non specifici: 36-Item Short Form Health Survey (SF-36), WOMAC e Bonnin's Sports Questionnaire.

Per quanto riguarda le misurazioni su articolazioni specifiche, sono stati utilizzati il punteggio dell’American Orthopaedic Foot and Ankle Society, la misura della Foot and Ankle Ability, il punteggio dell’ International Knee Society e quello della Harris Hip.

"Il tasso di risposta è stato eccellente. La maggior parte dei pazienti era soddisfatto o molto soddisfatto," ha riferito il dottor Dalat.

SF-36 totale è stata più alta nel gruppo anca, e la capacità sportiva è stata più alta nei gruppi anca e caviglia che nel gruppo ginocchio. "I pazienti nel gruppo caviglia praticavano più di tre diverse attività sportive", ha aggiunto il dr. Dalat.

Per le donne, i punteggi SF-36 erano equivalenti in tutti e tre i gruppi. Per gli uomini, tali punteggi sono stati migliori nel gruppo anca rispetto ai gruppi ginocchio e caviglia.

Le donne hanno partecipato a più sport dopo la sostituzione della caviglia, mentre gli uomini hanno partecipato a un maggior numero di attività dopo protesi dell’anca.

L’età ha influenzato la partecipazione sportiva negli uomini e nelle donne. L’indice di massa corporea (BMI) ha influenzato i risultati in ogni punteggio non specifico solo per gli uomini.

La valutazione dei punteggi specifici indica che "i risultati funzionali sono stati buoni o eccellenti nel 60% dei pazienti per quanto riguarda la caviglia, nel 49% dei pazienti per il ginocchio e nel 78% dei pazienti per l’anca", ha evidenziato il dottor Dalat. Le attività sportive sono state pari in ogni gruppo e il tasso di risposta ai questionari auto-somministrati è stato buono.

I punti deboli dello studio includevano un follow-up breve, la sua natura retrospettiva, e pazienti più anziani nel caso della protesi del ginocchio con un indice di massa corporea più elevato.

Il dr. Dalat ha sottolineato che: "La soddisfazione è soggettiva e dipende dalla qualità chirurgia e dalle aspettative dei pazienti. Un ottimo risultato non coincide necessariamente con un paziente molto soddisfatto."

Un altro punto sottolineato dal dr. Dalat è relativo alla qualità della vita del paziente: "Il ritorno allo sport è il terzo desiderio più importante per i pazienti, dopo la cessazione del dolore e la ripresa della funzione. Anche se lo sport apporta benefici cardiovascolari, fisici e  psicologici, potrebbe non essere di beneficio per la sopravvivenza artroplastica."

Relativamente allo sport, i punteggi SF-36 più alti erano nel gruppo anca. I punteggi della qualità della vita sono stati pari nei gruppi ginocchio e caviglia, ma i pazienti con protesi del ginocchio erano impegnati in minori attività sportive dopo l'intervento chirurgico.

I punteggi specifici, che sono stati tutti correlati alle misure SF-36, non erano buoni come i punteggi non specifici. Sulle misure funzionali, la qualità della vita e le attività sportive dopo sostituzione delle articolazioni degli arti inferiori, "c'è ancora molto lavoro da fare per migliorare i punteggi specifici", ha sottolineato il dr, Dalat.

Emilia Vaccaro

https://www.efort.org/


 

 

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